L’importanza della qualità delle materie prime per guanti protettivi

L’importanza della qualità delle materie prime per guanti protettivi

Parlare di protezione negli ambienti di lavoro non si riferisce solo ai rischi esterni, provenienti da macchinari, calore, scintille o polveri, ma anche alla necessità di assicurarsi che i Dispositivi di Protezione Individuale siano totalmente affidabili e sicuri per l’utilizzatore.

Infatti, oltre ai test e alle marcature obbligatorie per poter definire un DPI tale, è importante accertarsi che i materiali usati per la produzione dei guanti da lavoro non influenzino negativamente la salute o l’igiene di chi li indossa.

Questi materiali, di solito tessuti o pellami, non devono, nelle condizioni prevedibili di uso normale, rilasciare sostanze note per essere tossiche, tossiche per la riproduzione, cancerogene, mutagene, allergeniche, corrosive, sensibilizzanti o irritanti.

A tal proposito, un esempio concreto è dato dalla eventuale presenza di particelle di Cromo esavalente nel pellame usato per produrre guanti protettivi oppure giacche, grembiuli, manichette in pelle indossati e utilizzati per attività di saldatura e processi similari.

Il Cromo Esavalente, una delle sei sostanze inquinanti più pericolose al mondo

Attualmente, il cromo e i suoi composti continuano a essere utilizzati in alcuni processi produttivi, ad esempio per:

  • la produzione e la lavorazione dell’acciaio 
  • la produzione di smalti e vernici
  • la colorazione del vetro
  • la produzione tessile
  • la concia delle pelli 

Sintomi e segni da esposizione e contatto al cromo VI

Tra i sintomi e i segni da esposizione al cromo VI, per via cutanea, respiratoria, etc.  possiamo elencare: 

  • eruzioni cutanee
  • indebolimento del sistema immunitario
  • problemi respiratori
  • sinusiti
  • vomito
  • nausea
  • diarrea
  • febbre
  • vertigini
  • insufficienza cardiaca
  • coma
  • morte

Rischi ed effetti dell’esposizione al cromo esavalente

La US Environmental Protection Agency (USEPA, 1998) ha riconosciuto l’elevata tossicità del cromo esavalente, classificandolo come cancerogeno per l’uomo e per la qualità dell’ambiente.

I risultati degli studi non escludono neppure un legame tra cancro ed esposizione cutanea ripetuta, mentre sono già accertate le proprietà del Cromo VI relative alla sensibilizzazione cutanea, anche a un livello di concentrazione piuttosto basso. In questo caso, il rischio è quello di assorbimento della sostanza attraverso la pelle, e riguarda ancora una volta i lavoratori che sono esposti al contatto con la sostanza, ma anche la popolazione generale, entrando a contatto con la pelle conciata.

La norma EN ISO 21420:2020 impone un limite al Cromo VI nel pellame

Questa norma definisce vari requisiti indispensabili per i guanti protettivi, tra i quali vogliamo sottolineare quello di Innocuità dei materiali. 

In particolare la norma richiede dei test per rilevare la presenza delle seguenti sostanze, che possono essere presenti entro dei livelli minimi: 

  1. cromo VI, in tutti i pellami, limite massimo 3 mg/kg
  2. rilascio di nichel (per componenti metallici) 
  3. valore del pH 
  4. coloranti azoici (applicabili a tutte le pelli e tessuti tinti) 
  5. dimetilformammide (per materiali contenenti poliuretano)  
  6. idrocarburi policiclici aromatici ( applicabili a gomme e plastiche)

Per Coval Safety la sicurezza è al primo posto

Ogni giorno noi di Coval ci impegniamo per garantire la sicurezza e la salute di tutti gli utilizzatori dei nostri DPI, e ci assicuriamo di produrre guanti e indumenti per saldatura con materie prime di elevata qualità. 

Ecco come:

  1. Stringendo partnership consolidate con i migliori fornitori di pellame (operiamo infatti nel distretto conciario più grande d’Italia) 
  2. Attuando test di laboratorio periodici per verificare l’innocuità del pellame 

Contattaci per saperne di più sui nostri DPI in pelle per saldatura, guanti da lavoro, e guanti da forno professionali.