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Quali sono i rischi di maneggiare liquidi criogenici e come proteggersi - Coval Safety

Scritto da Anna Battocchio | 19 dicembre 2023

Vengono considerati liquidi criogenici quei liquidi che hanno un punto di ebollizione inferiore a -73°C.
I più comuni rientrano nella categoria dei gas atmosferici liquefatti e sono, ad esempio: azoto, ossigeno, anidride carbonica, i quali sono gas industriali che vengono trasportati, manipolati e stoccati allo stato liquido a temperature criogeniche.

L’elevata velocità con cui questi gas possono passare dallo stato liquido a quello gassoso implica necessariamente il rispetto di importanti precauzioni e operazioni di sicurezza.

In caso di contatto breve con un liquido criogenico il rischio è limitato, grazie alla formazione di un film di gas tra il fluido e la pelle. Un contatto prolungato, invece, risulta molto pericoloso, così come l’impregnazione di vestiti e capelli.

Inizialmente, l’ustione da freddo può non essere dolorosa e si può osservare che la pelle congelata ha un aspetto ceroso e giallastro. Dopo lo scongelamento, però, il tessuto si gonfia e possono apparire delle vesciche sulla zona interessata.

In caso di ustione occorre procedere come per le bruciature: sciacquare con acqua appena tiepida e, dopo lo scongelamento, coprire garza sterile. Risulta fondamentale:

  • NON utilizzare getti di aria calda per “scongelare” la parte interessata
  • NON strofinare la ferita
  • NON applicare pomate o unguenti
  • Nei casi più gravi ricorrere tempestivamente all’intervento medico

Per quanto riguarda l’utilizzo dell’azoto liquido, il rischio maggiore è determinato dalla possibilità di contatto accidentale con la pelle. Questo può provocare gravi ustioni da freddo e, in casi estremi, il congelamento della parte interessata qualora il contatto sia molto prolungato nel tempo. E’ evidente che, in questo caso, si rischiano lesioni profonde e addirittura la compromissione totale della parte del corpo interessata.

Prendere le dovute precauzioni per evitare gravi danni al lavoratori

Per tutelare la salute degli operatori e ridurre al minimo i rischi, l’uso dei liquidi criogenici richiede l’adozione di alcune norme comportamentali:

  • indossare sempre dei Dispositivi di Sicurezza idonei
  • seguire le indicazioni riportate nelle schede di sicurezza
  • utilizzare solo contenitori certificati specificatamente per l’uso richiesto 
  • evitare la vicinanza ai vapori che si sviluppano dai contenitori utilizzati
  • allontanarsi dalla zona operativa in caso di perdite con fuoriuscite di vapore
  • accedere ai locali dove vengono utilizzati liquidi criogenici, solo se autorizzati e debitamente protetti

Quali sono i DPI che permettono di maneggiare liquidi criogenici

Particolare attenzione, quindi, va rivolta a tutte le operazioni che contemplano l’uso diretto di elementi criogenici liquidi. I rischi più frequenti si hanno infatti nelle operazioni di travaso e nelle operazioni di immersione ed estrazione di oggetti dal liquido; questo accade perché tali procedure causano spesso schizzi dovuti alla variazione della temperatura del liquido criogeno.

Per cercare di limitare l’insorgere di rischi o  gravi danni all’operatore, queste operazioni devono sempre essere svolte lentamente, prevedendo l’uso di idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) come:

  • guanti di protezione da ustioni da freddo (che devono essere sufficientemente larghi per poter essere facilmente sfilati nel caso in cui gocce o schizzi vi entrino). DPI di 2° categoria conformi alle norme EN 511 – EN 420 – EN 388;
  • vestiario per la protezione del corpo, come tute o camici preferibilmente privi di tasche. DPI di 2° categoria conforme alle norme EN 511 – EN 420 – EN 388;
  • occhiali o visiere muniti di protezioni laterali o visiere (EN 166)
  • ghette criogeniche o calzari per la protezione dei piedi, in modo da evitare soprattutto nei travasi, sgocciolamenti all’interno delle calzature.

(Per precauzione è preferibile indossare sempre i pantaloni all’esterno di stivali o scarpe in genere).

  • In casi particolari è consigliato anche l’uso di cuffia o elmetto per la protezione della testa.

Inoltre è consigliato l’utilizzo di  pinze o tenaglie per estrarre oggetti immersi nel liquido, maneggiando con cautela sia queste che gli oggetti.

Ulteriori rischi da non sottovalutare

Ricordiamo inoltre altre problematiche da non sottovalutare nella manipolazione di contenitori per liquidi criogenici: 

Danneggiamento dei polmoni 

In seguito all’inalazione di vapori a basse temperature il funzionamento polmonare può essere compromesso in modo più o meno grave.

Asfissia

I gas non sono tossici, tuttavia possono togliere ossigeno in ambienti piccoli o non ventilati.

In questi casi, il soffocamento sopraggiunge talvolta senza sintomi premonitori, portando allo svenimento e alla morte degli operatori presenti.

Per questo è essenziale rispettare delle indicazioni base come:

  • EVITARE la permanenza in locali chiusi e non ventilati dove sia in corso un travaso o dove siano stoccate grandi quantità di fluidi criogenici. 
  • NON entrare in cisterne o scendere in fosse senza preventiva ventilazione.
  • NON soccorrere persone prive di sensi senza adeguati autorespiratori.
  • Provvedere immediatamente alla ventilazione del locale.

Esplosione

Questo è uno dei rischi più rilevanti tra quelli connessi alla criogenia  ed è dovuto, principalmente, all’aumento della pressione interna di un recipiente. 

Per questo è importante rispettare le procedure e le normative relative all’utilizzo dell’equipaggiamento e dei vari impianti.

Si raccomanda di non chiudere mai ermeticamente un recipiente o un tubo contenente liquidi criogenici per evitare il rischio di esplosioni e, unitamente a questo, devono sempre essere installate valvole di sicurezza. 

I nostri DPI per la protezione dal freddo 

Tra le categorie di prodotto Coval Safety la linea COLD è quella specializzata in guanti e accessori contro le basse temperature e le “ustioni” da freddo. 

Tutti i DPI sono prodotti con materiali tecnici altamente isolanti e rappresentano una soluzione necessaria per contrastare il gelo estremo, sia durante le attività industriali, che in condizioni climatiche estreme. 

I guanti criogenici sono ideali nei settori della carpenteria, del trasporto e delle costruzioni, in condizioni termiche di basse temperature fino a -50°C.

Risultano adatti per prevenire freddo da contatto e ustioni in caso di fuoriuscita o schizzi di gas liquidi, in ambito industriale pesante o laboratori, essendo testati mediante contatto con azoto liquido (-195,82°c) per un minuto e successiva prova di flessibilità.

Impieghi consigliati:

  • celle frigorifere
  • lavorazioni industriali all’aperto
  • impianti e laboratori criogenici: biologia, tecnologie mediche, ricerca scientifica
  • trasporto, carico, stoccaggio, travaso di gas liquidi

Sono conformi alle norme:

EN 388:2016+A1:2018 guanti protettivi contro rischi meccanici

EN 511:2006 guanti di protezione contro il freddo

Contro l’esposizione della pelle a temperature molto basse, che possono provocare danni simili alle ustioni, proponiamo dei DPI specifici, come le ghette criogeniche H.CRYO

✅Impermeabili

✅Testati per azoto liquido -196°C

✅Per laboratori criogenici

 

Per la protezione del corpo il grembiule criogenico L.CRYO è il dispositivo di sicurezza ideale nelle mansioni a contatto con le basse temperature.

Tra le proposte per la protezione delle mani troviamo i guanti criogenici CRYOKIT 400, ideali per uso in laboratorio, sono testati per l’utilizzo con azoto liquido poiché prevengono ustioni causate da schizzi di gas liquidi. La loro lunghezza è studiata per far da barriera anche agli avambracci, contro il rischio di schizzi improvvisi.

 

Infine, per chi cerca una protezione personale completa in ambienti criogenici, suggeriamo il CRYOKIT CASE. Una comoda valigetta, utile per conservare i DPI al pulito e al sicuro, proteggendoli da polvere e luce.

Al suo interno i dispositivi necessari per vivere al meglio la giornata lavorativa:

✅un paio di guanti criogenici a scelta

✅un grembiule L.CRYO

✅una semicalotta con visiera CLEAR CRYO

✅un paio di ghette H.CRYO

 

L’importanza di conoscere le normative e di seguire le procedure

Come per tutte le mansioni che comportano grossi rischi per i lavoratori, che siano esse legate al settore fondiario, meccanico o criogenico, quello che risulta fondamentale è la consapevolezza che la corretta formazione del personale e l’investimento dell’azienda su DPI certificati e controllati sono fattori imprescindibili per la sicurezza di tutti gli operatori.

Garantire ai propri dipendenti di poter lavorare in un ambiente sicuro e costantemente monitorato porta a raggiungere quelli che sono i punti cardine della nostra Vision:

 

Un lavoratore più protetto

Un lavoro eseguito al meglio

Un’azienda più ricca e rispettata

Una famiglia più felice